Quando parliamo di SPAC, acronimo di Special Purpose Acquisition Company, intendiamo delle società create come veicolo di investimento che hanno l’obiettivo di raccogliere risorse finanziarie che daranno vita ad una società operativa che potrà essere quotata in borsa. Si tratta dunque di creare una liquidità, con limitato profilo di rischio, che porterà nel tempo a potenzialità di guadagni rilevanti.

Le SPAC, dunque, si rilevano uno strumento efficace per le piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita che cercano dei finanziatori per sviluppare progetti in tempi brevi.

Le SPAC sono uno strumento finanziario nato in America già negli anni Novanta ma che in Italia ha preso piede solo nel tempo, registrandone alcune nel primo decennio degli anni 2000. Oggi possiamo parlare invece di un boom delle SPAC anche in Europa ed in Italia, potendone registrare un incremento di nascite anche grazie ad una regolamentazione importante a livello giuridico che permette un maggiore controllo e sicurezza in materia di Intermediazione Finanziaria. Le SPAC, diversamente dalle Private Equity, sono regolamentate in modo tale da essere un investimento privo di rischio.

In generale, la costituzione di una SPAC è determinata da alcuni fattori imprescindibili che si rivelano essere:

• la costituzione di un team management di spicco che possa far emergere e portare a termine l’operazione nel migliore dei modi;
• la raccolta di risorse finanziarie tramite IPO (Initial Pubblic Offering) che corrisponde al capitale investito, suddiviso in units che, in maniera simile ai titoli, saranno a garanzia degli investitori;
• La ricerca di una società target operativa strategica che possa portare a termine l’operazione;
• La fusione tra investitori della SPAC e della società target per procedere con lo sviluppo del business.

Si tratta dunque di un sistema di investimento che si rivela interessante in molti settori e che sempre di più, anche in Italia sta prendendo piede, grazie anche al fatto che comporta un basso rischio e prevede anche il recesso di contratto, riottenendo indietro il capitale investito anche con gli eventuali interessi maturati.