BENESSERE
Pratico ormai da tempo uno dei tipi di meditazione dinamica di Osho, chiamata Kundalini.
Ho abbracciato questo metodo perché, al contrario di come si può pensare la classica meditazione, Osho applica il movimento alla stessa, come parte integrante. Il movimento del mio corpo, il sentirlo vivo, è proprio parte del meditare. L’essere presente, qui, con tutto il mio corpo, è rilevato dal movimento, inteso come momento integrante della meditazione.
Lo scopo di questo tipo di meditazione è quello di risvegliare l’energia spirituale che tutti abbiamo in noi, ma che il più delle volte rimane nascosta.
Questa energia invece si sprigiona grazie anche allo scuotimento e alla danza. Il movimento non giova solo alla mente, allo spirito, ma anche al corpo, che si sente ogni volta rinascere ed esplodere di energia, di entusiasmo e di gioia che nel frattempo erano sopiti.
L’energia che si smuove dalla pianta del piede per elevarsi verso l’alto sblocca il bacino e il tronco, andando a liberare quegli stati di coscienza più elevati e meno materiali. Il movimento, lo scuotimento permettono di sprigionare l’energia kundalini dalla base del tronco fino alla sommità del capo, liberando tutto il suo potenziale.
Il mio punto di vista rispetto alla Kundalini
Da tempo ormai medito secondo questa teoria.
Ogni giorno, al risveglio, medito per risvegliare la mia energia e sciogliere le tensioni che spesso accumuliamo.
Ringrazio di aver imparato questo metodo, per me è stata una rivelazione.
Grazie a questa pratica, la mia meditazione ha l’obiettivo di andare oltre la mente, alla ricerca di un silenzio interiore, di uno svuotamento totale da tutto, dove la mente deve giungere libera da qualsiasi pensiero logico. Come se volessi ritrovare la mente di un bambino, come se volessi tornare ai primordi, come se pulissi la mia vita da tutti gli accadimenti che coinvolgono il mio essere.
Grazie a questo tipo di meditazione, riesco ad affrontare la giornata in maniera più positiva, più energica e mi aiuta ad essere anche più vicino, più in sintonia con gli altri.
Sarà che la meditazione mi sgancia dalle tensioni quotidiane e mi lascia più pacato, più rilassato, più propenso ad affrontare gli eventi.
Come eseguo la Meditazione Kundalini
Ormai pratico la meditazione tutti i giorni. Non è stato semplice arrivare a questo equilibrio e trovare sempre il tempo e la forza di volontà per farlo.
Oggi però, se passo un giorno senza meditazione mi sento strano, diverso, senza energia, schivo.
La meditazione invece per me è quell’incipit che mi serve per affrontare la giornata intera con la giusta propositività, il giusto approccio.
La mattina molto presto è dunque per me il momento migliore.
La meditazione Kundalini è composta di quattro fasi per un totale di un’ora di meditazione.
La prima fare è quella dello scuotimento, dello shaking. 15 minuti di movimenti leggeri che partono dai piedi per creare tremolii e piccoli sobbalzi del corpo.
La seconda fase è quella della danza, che viene da noi, come preferiamo, cercando armonia del movimento. Anche questa fase dura 15 minuti.
Dopo questa mezz’ora in cui il corpo ritrova energia, si passa ad una parte statica. In piedi, seduti o sdraiati, inizia la fase dell’ascolto. Si ascolta qualsiasi cosa, che siano le sensazioni fisiche, le emozioni, i pensieri. Si diventa osservatori sereni.
Nella quarta fase, invece, ci si rilassa. Ci si sdraia, si chiudono gli occhi e si lascia andare il corpo. Senza pensieri, in assoluta leggerezza.
Alla fine di queto percorso sono definitivamente rigenerato, ho nuova energia per affrontare la giornata. Mi sento come rinato ed appagato, grato alla vita e a quello che offre.